La militarizzazione della finanza mondiale
Questo è il termine che Jan Bremmer usa riferendosi alla strategia di politica estera che utilizza l'accesso ai mercati dei capitali e le sanzioni come strumenti di diplomazia coercitiva.
E' da quando sono nato alla ragione che sento parlare di crisi epocali, ma mai di soluzioni che non siano palliative.
Dalla sicurezza offerta dalle alleanze internazionali (per esempio la NATO), siamo passati a strumenti come la Banca Mondiale, il FMI, l'accesso al mercato dei capitali: le armi sono diventate finanziarie e regna l'incertezza. L'Europa non è del tutto allineata con gli USA, ma è spinta a sanzionare la Russia, che trova la sponda della Cina, ma non è propriamente sua alleata. Lo spionaggio politico, commerciale e militare è a livelli di sofisticazione altissima, ed anche mentre state leggendo queste pagine si stanno verificando sul web un altissimo numero di attacchi di tutti contro tutti.
Siamo evidentemente in una fase di transizione e confusione. Cina e Russia, membri BRICS, sono anche membri fondatori della Shanghai Cooperation Organisation, SCO, organismo intergovernativo fondato nel 2001 per la sicurezza, cultura, economia. SCO E BRICS tra qualche lustro porranno metà mondo sotto l'influenza cinese e della sua moneta. Anche il Canada, Paese aderente al trattato di libero scambio nordamericano (NAFTA) con gli Stati Uniti, ha fatto accordi per la internazionalizzazione dello yuan; Toronto diverrà la prima piattaforma di valuta cinese fuori dall’Asia-Pacifico, mentre il Qatar si è reso disponibile ad abbandonare i petroldollari.
I paesi Occidentali cercano di manipolare il prezzo dell'oro, mentre è ormai dichiarata su scala mondiale la guerra per il possesso dell'oro tra tutti i paesi emergenti e dell'Est desiderosi di sfiduciare il dollaro convertendo le proprie riserve in oro. La Cina già da tempo ha stipulato accordi bilaterali per l'acquisto di materie prime senza passare per il dollaro americano. In questa nuova Guerra Fredda che si gioca anche sul Forex, cioè sul mercato valutario, il ruolo dell'oro è divenuto preponderante nelle strategie delle politiche internazionali di tutti i paesi implicati.
Durante questo periodo nel quale l'unica certezza è un discreto rischio sistemico e fino a quando non emergerà un nuovo ordine geopolitico, economico e monetario, l'oro, "il sovrano dei sovrani" come dice Democrito, brillerà ancora.